sabato 1 settembre 2018

M. Fiorato, La ladra della Primavera (2011) *

Trama: Firenze, 1482. L’affascinante cortigiana Luciana Vetra è furiosa:
fare da modella per il grande pittore Sandro Botticelli doveva essere la sua grande occasione, invece lui l’ha cacciata dal suo studio. Per vendicarsi, la giovane ruba uno dei disegni preparatori del dipinto - una grande tavola che avrà come titolo la Primavera. Ben presto Luciana si accorge di essere diventata l’obiettivo di un gruppo di uomini potenti e senza scrupoli, disposti a tutto -pur di recuperare il prezioso disegno. Disperata, la ragazza chiede asilo presso la basilica di Santa Croce e viene accolta da Guido, un novizio che, incantato dalla sua bellezza, decide di aiutarla a fuggire. Consapevoli che soltanto svelando il mistero del quadro avranno salva la vita, i due scopriranno che, nell’allegoria della Primavera, si nasconde un messaggio in codice che potrebbe cambiare il futuro dell’Italia.

Giudizio: giallo storico ambientato in Italia nel 1482. La protagonista è una prostituta fiorentina che posa per la Primavera di Botticelli e si ritrova invischiata in una congiura politica in cui sono coinvolti tutti i grandi del momento. La graduale scoperta è spesso troppo articolata da seguire. Se avesse scritto duecento pagine in meno, sarebbe stato meglio. Spesso la protagonista è sboccata e si comporta per quello che è.

Casa editrice e anno di pubblicazione: Casa Editrice Nord - 2011
Pagine: 496
Inizio lettura: dicembre 2013

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