mercoledì 16 aprile 2008

Pennac, Diario di scuola


Tutti nella propria classe hanno almeno un paio di “somari”, alunni spesso aiutati e compatiti dagli amici, ma quasi sempre (sottolineo il quasi) denigrati dai professori.
Ebbene, come può un alunno affermare per tanti anni “Sono un somaro”, “Non ci riuscirò mai” oppure “La scuola non fa per me”, e poi diventare insegnante appena dopo l’università, passando dal banco alla cattedra in così poco tempo? Sembra strano, ma è proprio ciò che è successo a Daniel Pennac, che attraverso questo libro divertente, ironico e brillante, ripercorre tutto il suo incredibile iter scolastico, ma non solo…

“Diario di scuola” non è infatti un semplice resoconto personale, ma è la perfetta “Apologia del Somaro”; Pennac offre, cioè, con questo libro la spiegazione dell’eterno perché della somaraggine: semplice svogliatezza? Q.I. inferiore alla media? Problemi psicologici relativi alla propria situazione familiare e/o sociale? Questione di temperamento? O il motivo è un altro? Non sarà forse che il somaro non è al corrente dell’importanza della cultura e si sente una nullità per i suoi risultati? E non è forse vero che è compito degli insegnanti caricarsi di queste responsabilità? Può un insegnante affermare “Non sono qui per questo”?

E infine, qual è la soluzione?

SCHEDA DEL LIBRO
Titolo: Diario di scuola
Autore: Daniel Pennac
Editore: Feltrinelli 2008
Pagine: 241
Prezzo: 16,00 euro

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